liki liki LED lighting design | show you have flair | Aliki Polydor

liki liki design | close to natural light
17 May 2016
14 October 2015
liki liki LED lighting design studio | LED be there, but with flair | Aliki Polydor

The new technology of high-power LEDs which I most value, is a revolution in lighting and a challenge for those who are struggling and combining it with traditional lighting obtaining disastrous results. The approach to designing lighting is changing and we have to accept it. It becomes necessary to go along with continuous research and experience involving constant adaptability. liki liki LED lighting design studio has been using exclusively LEDs, and that since 2006. The reason for promoting Solid State lighting is because we have the knowledge of their traceability and their genesis. We also know that lighting electronics is a fast paced technology which applications go far beyond «branded fixtures»,switches and wires.
liki liki LED lighting design studio | show you have flair ©2010
14 May 2015
liki liki design: liki liki |"kissimu 3"™table lamp
liki liki LED lighting design: " kissimu 3"™table lamp by Aliki Polydor
Posted by liki liki design at 14:51
Labels: aliki polydor, kissimu 3 table lamp, LED lighting luminaire design, liki liki LED lighting design
04 December 2014
liki liki LED lighting design | natural and artificial light | Aliki Polydor
Posted by liki liki design at 10:51
Labels: aliki polydor, colour rendering LED lighting, Exhibition space LED lighting, Lighting design churches, lighting design exhibition space, places of worship LED lighting, Santa Teresa Basilica
11 September 2014
liki liki LED lighting design | preview your color | program your color | set your scenario
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We are here to help you with this quality material from one of our brands.
Posted by liki liki design at 15:26
Labels: aliki polydor, ambiance and mood design, liki liki LED lighting design services, set your scenarios
29 May 2014
liki liki LED lighting design | artwork lighting | fresco Basilica Santa Teresa
Umberto Bargellini | affresco | LED-lit test | liki liki design |
Gli spazzi espositivi tale musei e gallerie richiedono un progetto d'illuminotecnica equilibrato e preciso che renda possibile una giusta percezione delle opere esposte, delineando la loro ricchezza individuale e articolando il discorso espositivo nel confine tra luce ed ombra.
Inoltre, in contesti espositivi fortemente vincolati architettonicamente, come nei luoghi di culto, e nei edifici storici,la distribuzione dello spazio non e stata pensato per allogiare riparti espositivi. Ciò riguarda in particolare l'ingresso delle luce naturale che è spesso limitata dalle aperture esistente, una configurazione che richiede l'uso della luce artificiale al di là del semplice ruolo di complemento.
In tutti questi contesti espositivi, la variabilità e l'adattabilità della luce diventano vantaggi in grado di soddisfare diverse e distinte esigenze. La tecnologia dei LED insieme a sue sistemi di controllo favorisce un approccio concettuale non convenzionale e innovativo, purtroppo non ancora frequente nel settore museale.
Attraverso la possibilità di creare propri e veri scenari di luce e di modificarle in tempo reale, questa capacita di controllo e gestione fornisce una parte della risposta a la domanda su quale luce adottare per la messa in scena delle opere.
Attraverso una precisa selezione della luce, un sistema LED consente una lettura accurata della ricchezza e della profondità dell'opera, de sui colori e della loro profondità espressiva. Con sistemi di controllo che agiscono sulla resa cromatica, la luminosità e lo spettro del fascio emesso, una regolazione estremamente accurata consente di ottenere le sfumature di colore giusta per ogni singola opera e di conservare l'effetto prodotto da ogni singola sala.
Ciò si traduce in una eccellente visione delle opere, con un risultato superiore a quello finora ottenuto con le tradizionali sorgenti luminose e il vantaggio di una grande versatilità: i LED offrono nelle loro piccole dimensioni un'ampia gamma di temperature di bianco e un'eccellente saturazione del colore, un'assenza di emissioni UV e infrarossi, oltre ad un basso consumo di energia ed una lunga durata di vita. In più, il rendimento dei LED è tale che diventa possibile limitare la sollecitazione termica nelle sale espositive a livelli molto piu bassi senza l'utilizzo di un impianto di climatizzazione di grande potenza. Aliki Polydor©2014-2016
Posted by liki liki design at 22:22
Labels: liki liki and Art, liki liki design, liki liki design and artwork lighting, liki liki design e conservazione opere, liki liki e pigmenti, liki liki LED lighting design e CRI, places of worship LED lighting
06 April 2014
liki liki LED lighting design |"daffodil"©2007 | the real Made in Italy
21 March 2014
liki liki LED lighting design | About museum lighting | 2010
Inevitabilmente si sente dire a proposito dell'illuminazione degli spazi espositivi come la luce, oltre alla sua capacità di estrarre ed esaltare il senso delle opere esposte, ha una notevole componelinte emozionale che mira a colpire la memoria del visitatore e a portare il suo interesse verso il discorso espositivo voluto dagli organizzatori della mostra.
Sembra tuttavia comune che il progettista architettonico preferisce lasciare la parte tecnica della progettazione in mano ad altri, come se fosse qualcosa che non lo riguarda. Un atteggiamento di disinteresse che può diventare colpevole nel caso in cui il progettista architettonico non sia conscio della complessità e dell’importanza della parte del progetto che affida ad altri senza controllo. E sicuramente il caso dell’illuminazione nelle luoghi di esposizione, dove la luce può essere causa di gravi danni si interagisce con la conservazione. Troppo spesso l’illuminazione delle opere e degli spazi espositivi è lasciato in mani ingenue, le quali non riescono ad associare competenze specifiche ad una indubitabile buona volontà. Si vedono così veri e propri attentati alla vita delle opere commesse per semplice ignoranza.
Per tornare al aspetto tecnico, ad oggi esistono due grande famiglie di prodotti per l’illuminazione de luoghi d’esposizione: le fonti luminose autonome ed i sistemi d’illuminotecnica componibili. Nella seconda categoria si trovano il gruppo di quelli elementi che si possono associare in rete attraverso centraline e interfacce diverse. La plusvalenza di questo gruppo proviene sopratutto della possibilità di gestione dello posizionamento spaziale delle fonti luminose e della luce che emettono attraverso interfacce elettroniche o informatizzate. Ma spesso queste soluzioni emergono nel panorama degli progettiste di luoghi espositivi in largo anticipo rispetto a la loro capacita di comprenderne la portata e gli vantaggi operativi.
La tecnologia dei LED insieme a i sui sistemi di controllo favorisce un approccio concettuale non convenzionale e innovativo, non ancora presente nel settore museale. Attraverso la possibilità di creare propri e veri scenari di luce e di modificarle in tempo reale, questa capacita di controllo e gestione fornisce una gran parte della risposta a la domanda su quale luce adottare per la messa in scena delle opere.
A differenza degli contesti espositivi ex-nuovo, in un contesto espositivo fortemente vincolato architettonicamente, come nelle edifici che si trovano in molte zone storiche, o nelle luoghi di culto, la distribuzione delle spazi non e stata pensato fin da l'inizio come riparti espositivi. Ciò riguarda in particolare l'ingresso delle luce naturale, che è spesso limitata dalle finestre e aperture esistente, in una configurazione che richiede l'uso di luce artificiale al di là del semplice ruolo di complemento. In tale contesto, la variabilità e l’adattabilità della luce diventano vantaggi in grado di soddisfare diverse e distinte esigenze. Ad esempio, si può concepire un scenario di luce naturale simulata che riprende il significato della luce del sole in diversi momenti della giornata, o creare un raggio di sole che, diversamente, non potrebbe esistere nella realtà del luogo. Oppure si può cambiare il discorso espositivo facendo passare la stessa opera da un scenario a vocazione liturgica ad uno legata ad un’interpretazione a carattere scultoreo.
Per quanto riguarda la conservazione delle opere sottoposti alla luce, oltre il fatto che i LED bianche non emettono raggi ultravioletti né infrarossi, le piccole dimensioni dei LED consente l’uso di apparecchi che combinano diverse temperature di colore nella stessa fonte luminosa. Associandoli con i sistemi di controllo, diventa possibile agire sulla resa cromatica, la luminosità e lo spettro del fascio emesso, e di regolare il tutto in modo estremamente accurato in modo da poter ottenere le sfumature di colore esatte necessarie per ogni singola opera e per conservare l’effetto prodotto da ogni singola sala. Oltre questo, il rendimento degli LED è tale che diventa possibile limitare la sollecitazione termica nelle sale espositive a livelli molto bassi senza l’utilizzo di un impianto di climatizzazione di grande potenza.
Naturalemente tutti questi impostazioni sceniche sono reversibili e programmabili. Questo favorisce la creazione rapida e flessibile di nuove impostazione sperimentale per nuove chiavi di lettura del discorso espositivo.
Pertanto risulta evidente che il tentativo di inquadrare i legami tra progetto e illuminotecnica richiedono un’analisi che va oltre un semplice elenco di soluzioni preconfezionate. Si rivela necessaria l’intervento in fasi precise e univoche di una figura professionale orientata a porre le basi del progetto di illuminazione e a mediare tra le diverse parti coinvolte nel progetto espositivo globale.
Anche tutto questo fa parte di ciò che chiamiamo ambientare la luce. liki liki LED lighting design blog
June 2010
12 March 2013
liki liki LED lighting design | designer luminaires | show you have flair

Posted by liki liki design at 20:26
Labels: accent LED lighting, aliki polydor, ambiance LED, atcasa corriere della sera, Award Ecohitech 2010, contract, designer LED, LED luminaires, liki liki designer luminaires
07 January 2013
liki liki design | "patanjali" at home | contract wellness | Award Ecohitech 2010
There is still time to celebrate, even after the holidays...
Que la fete continue...
"patanjali"copyright 2007 designed by Aliki Polydor, liki liki LED lighting design, is there to illuminate and embalm our homes and wellness zone, or maybe even our hammam.
"patanjali"copyright 2007, winner Award Ecohitech LED lighting 2010, Green Building, is a sustainable bespoke floor lamp, perfectly suited in most environments, whether at home or in a wellness context. This luminaire with an optimized high-power LED technology provides "real daylight" midday luminosity at 6500°Kelvin while featuring a scent diffuser consisting of three aluminum containers which offer the choice of three different essences.
Posted by liki liki design at 18:23
Labels: aliki polydor, designer LED luminaire, diode and perfume, hospitality, interni, LED lighting project design, patanjali, technology and perfume, wellness, Winner Award Ecohitech 2010
26 November 2012
liki liki LED lighting design | Where is the strength or the power? Aliki Polydor
The new technology of high-power LEDs represents a revolution in lighting and a challenge for those who are struggling with the choice of lighting systems.
Posted by liki liki design at 12:50
Labels: aliki polydor, bespoke LED lighting design, LED lighting design made to measure, LED lighting project design
19 November 2012
liki liki LED design studio | “napo”™| limited edition | a toast to Napoleon | design Aliki Polydor
Do you remember Napoleon?
“napo”™ is a tribute to the memory of this exceptional figure in history admired by some and despised by others. In the design of this luminaire, Aliki Polydor has condensed his power, his intelligence, his passion and some of the attributes that have made him a legend.
Napoleon stayed in Verona during his first Italian campaign in 1797. The Battle of Rivoli, against the Austrians, was fought in the same year.
Verona’s left bank, Veronetta, as named by Napoleon himself, is the present location of liki liki studio and workshop.
“napo”™©2007 high-power LED table luminaire is a salute to this great strategist. “napo”™ offers 1400 lumen of natural light at 6500 Kelvin within its strong attire. It sits marvelously well on a Directoire piece of furniture or a contemporary console.
Posted by liki liki design at 12:01
Labels: aliki polydor, designer luminaire, history and LED technology, LED technology, liki liki design, napoleon
15 March 2012
liki liki design | LED designer lighting il vero Made in Italy
Kissimu 3, daffodil, d-light, patanjali, napo... Ciascuna con la sua personalità... Ogni luminaire liki liki design è un pezzo unico che fonde in sé design di avanguardia, continua ricerca tecnica ed esperienza artigianale. Ogni singolo corpo illuminante viene progettato, studiato e poi prodotto con il preciso intento di creare qualcosa che duri nel tempo e nella memoria come opera unica. Qualcosa di talmente unico da non poter essere sostituito con il primo oggetto che ci cada tra le mani. Non a caso nella maggior parte dei casi il concetto di “limited edition” si abbina ormai molto spesso con il concetto di lusso. Il vero Made in Italy.
Grazie alle loro linee eleganti, questi corpi illuminanti sono adatti per ambienti sofisticati, in cui non sfigurano accanto a pezzi antichi, anzi ne evidenziano la singolarità. Allo stesso modo sono perfetti anche in un appartamento arredato in stile moderno come lampada regina in una zona raccolta e destinata al relax, magari vicino alla poltrona preferita per leggere, o in uno spazio più ampio per evidenziare un oggetto di particolare interesse. La scelta è vostra, ma l'effetto è garantito!
Posted by liki liki design at 11:00
Labels: aliki polydor, ambiance lighting, design, designer LED lighting, designer luminaire, floor lamp, LED table lamp, light architecture, lighting design, liki liki design, made in Italy, patanjali floor luminaire
28 November 2011
liki liki LED lighting design studio | light and its power
Light beats ignorance.
Let's use it in its best form and with the best means while respecting the environment, the context and the people in it.
Aliki Polydor© 2007
Posted by liki liki design at 10:23
Labels: accent lighting, aliki polydor, architectural LED, eco-friendly, hospitality, light architecture, lighting, lighting design, museum lighting, nology trend, sustainability, technology trend, wellness
23 September 2011
liki liki LED lighting design studio | Marmomacc | an example of bad lighting
Il contesto è alterato e non ha più la dimensione formale che necessita la pietra per mostrare la sua maestosità. Ci fa pensare un po al pessimo risultato ottenuto da Jean Nouvel al Museo di Quai Branly dove in un ambiente soffuso (ma neanche trendy) la luce, sempre alogena, e orientata sul visitatore invece di rivelare tra ombre e forme il mistero profondo della pietra di valore.
Fiera di Marmomacc 2011. Materia giusta SI. Luce NO.
Il Nero del Belgio e il Vigaria del Portogallo meritavano un illuminazione adeguata e professionale per cantare la loro bellezza. Non e stato il caso. Il progetto illuminotecnico dimostra una conoscenza scarsa del soggetto. Un disastro.Luce giusta NO, materia SI.
La scelta di un’ambientazione in nero su nero non e proprio di ottimo gusto e raffinatezza, specialmente quando realizzata in “tessuto”… Inoltre il celino dello spazio, anche lui scuro, non copre tutta la superficie dello spazio espositivo e lascia passare la luce dell’illuminazione del padiglione che e ad una temperatura di colore molto più alta e nonostante quasi migliore!
![]() |
Bad lighting Marmomacc |
Fortunatamente, la pietra durerà più a lungo dalla fama del progettista-curatore...Cercare non sara difficile...
liki liki lighting design studio
"la luce c'è ma non si vede" ©Aliki Polydor Ottobre 2010
LED be there but with flair ©2010
Posted by liki liki design at 15:48
Labels: abitare verona, accent lighting, ambiance lighting, light architecture, lighting design, marmomacc
02 January 2011
liki liki LED design | Applique a LED come si deve : d-light
Tale abbandono all'estro fantastico ha creato una moltitudine di realizzazioni dalla forte presa emotiva, che hanno teso sopratutto a catturare l'attenzione del pubblico attraverso sollecitazioni per incuriosirlo, stupirlo, disorientarlo.
Il risvolto di tale scelta è quello di proporre degli oggetti-totem, privi d'identità rispetto al contesto in cui esistono, senza connessione con la realtà, che contribuiscono a consolidare un sistema di “infinite solitudini”.
La scelta di una strada contraria, che punta all'astrazione, alla misura, all'equilibrio, alla semplificazione del messaggio iconico dell'oggetto, permette di contrapporre all'eccesso del rumore un silenzio meditativo, riflessivo, e tentare di riconnettere il filo conduttore del “discorso” progettuale, che sembra essersi spezzato.
Queste sono le linee guida che hanno contribuito alla nascita di «d-light»™ con la sua estetica sobria e minimale, in un modo assolutamente contemporaneo.
Posted by liki liki design at 21:46 0 comments
Labels: ambiance lighting, designer LED luminaire, eco-friendly, led, LED luminaire design, lighting, liki liki design, suspension lamp, wall lamp
09 November 2010
liki liki LED lighting design I about museum lighting | June 2010
Inevitabilmente si sente dire a proposito dell'illuminazione degli spazi espositivi come la luce, oltre alla sua capacità di estrarre ed esaltare il senso delle opere esposte, ha una notevole componelinte emozionale che mira a colpire la memoria del visitatore e a portare il suo interesse verso il discorso espositivo voluto dagli organizzatori della mostra.

In sede di progettazione esiste la necessità e il dovere di un attento studio preliminare delle peculiarità e della storia di ciò sul quale si vuole intervenire, alla ricerca di un delicato equilibrio fra documentazione oggettiva delle opere, impronta creativa, esigenze funzionali e vincoli tecnici.

Sembra tuttavia comune che il progettista architettonico preferisce lasciare la parte tecnica della progettazione in mano ad altri, come se fosse qualcosa che non lo riguarda. Un atteggiamento di disinteresse che può diventare colpevole nel caso in cui il progettista architettonico non sia conscio della complessità e dell’importanza della parte del progetto che affida ad altri senza controllo. E sicuramente il caso dell’illuminazione nelle luoghi di esposizione, dove la luce può essere causa di gravi danni si interagisce con la conservazione. Troppo spesso l’illuminazione delle opere e degli spazi espositivi è lasciato in mani ingenue, le quali non riescono ad associare competenze specifiche ad una indubitabile buona volontà. Si vedono così veri e propri attentati alla vita delle opere commesse per semplice ignoranza.

Per tornare al aspetto tecnico, ad oggi esistono due grande famiglie di prodotti per l’illuminazione de luoghi d’esposizione: le fonti luminose autonome ed i sistemi d’illuminotecnica componibili. Nella seconda categoria si trovano il gruppo di quelli elementi che si possono associare in rete attraverso centraline e interfacce diverse. La plusvalenza di questo gruppo proviene sopratutto della possibilità di gestione dello posizionamento spaziale delle fonti luminose e della luce che emettono attraverso interfacce elettroniche o informatizzate. Ma spesso queste soluzioni emergono nel panorama degli progettiste di luoghi espositivi in largo anticipo rispetto a la loro capacita di comprenderne la portata e gli vantaggi operativi.
La tecnologia dei LED insieme a i sui sistemi di controllo favorisce un approccio concettuale non convenzionale e innovativo, non ancora presente nel settore museale. Attraverso la possibilità di creare propri e veri scenari di luce e di modificarle in tempo reale, questa capacita di controllo e gestione fornisce una gran parte della risposta a la domanda su quale luce adottare per la messa in scena delle opere.

A differenza degli contesti espositivi ex-nuovo, in un contesto espositivo fortemente vincolato architettonicamente, come nelle edifici che si trovano in molte zone storiche, o nelle luoghi di culto, la distribuzione delle spazi non e stata pensato fin da l'inizio come riparti espositivi. Ciò riguarda in particolare l'ingresso delle luce naturale, che è spesso limitata dalle finestre e aperture esistente, in una configurazione che richiede l'uso di luce artificiale al di là del semplice ruolo di complemento. In tale contesto, la variabilità e l’adattabilità della luce diventano vantaggi in grado di soddisfare diverse e distinte esigenze. Ad esempio, si può concepire un scenario di luce naturale simulata che riprende il significato della luce del sole in diversi momenti della giornata, o creare un raggio di sole che, diversamente, non potrebbe esistere nella realtà del luogo. Oppure si può cambiare il discorso espositivo facendo passare la stessa opera da un scenario a vocazione liturgica ad uno legata ad un’interpretazione a carattere scultoreo.

Per quanto riguarda la conservazione delle opere sottoposti alla luce, oltre il fatto che i LED bianche non emettono raggi ultravioletti né infrarossi, le piccole dimensioni dei LED consente l’uso di apparecchi che combinano diverse temperature di colore nella stessa fonte luminosa. Associandoli con i sistemi di controllo, diventa possibile agire sulla resa cromatica, la luminosità e lo spettro del fascio emesso, e di regolare il tutto in modo estremamente accurato in modo da poter ottenere le sfumature di colore esatte necessarie per ogni singola opera e per conservare l’effetto prodotto da ogni singola sala. Oltre questo, il rendimento degli LED è tale che diventa possibile limitare la sollecitazione termica nelle sale espositive a livelli molto bassi senza l’utilizzo di un impianto di climatizzazione di grande potenza.

Naturalemente tutti questi impostazioni sceniche sono reversibili e programmabili. Questo favorisce la creazione rapida e flessibile di nuove impostazione sperimentale per nuove chiavi di lettura del discorso espositivo.
Pertanto risulta evidente che il tentativo di inquadrare i legami tra progetto e illuminotecnica richiedono un’analisi che va oltre un semplice elenco di soluzioni preconfezionate. Si rivela necessaria l’intervento in fasi precise e univoche di una figura professionale orientata a porre le basi del progetto di illuminazione e a mediare tra le diverse parti coinvolte nel progetto espositivo globale.

Anche tutto questo fa parte di ciò che chiamiamo ambientare la luce.
Posted by liki liki design at 09:17
Labels: architectural LED lighting, eco-liki liki services, energy efficiency, led, light architecture, lighting design, liki liki and CRI, liki liki design, sustainability, the museum, white light
03 November 2010
liki liki LED lighting design | since 2006 | Progettare la luce a LED
Fino a pochissimo tempo fa, la luce è stata considerata come sotto prodotto dell’impianto elettrico e gli apparecchi d’illuminazione come semplici componenti nello stesso modo delle prese o degli interruttori. Illuminare è quindi rimasto tra le mani degli ingegneri elettrotecnici che si occupavano solo dei suoi aspetti quantitativi, tale carico elettrico o livelli di illuminamento. Solo di recente si è capito che la luce influisce su molti aspetti della nostra vita e quindi la sua conoscenza si è arricchita di nuovi contenuti e valenze. Tra arte, architettura, design, ecologia, ergonomia, fisiologia, marketing, psicologia, urbanistica sono tanti le discipline interessate dalla luce artificiale. Rende di conseguenza la semplice progettazione impiantistica dell’illuminazione del tutto insufficiente!
Purtroppo la cultura del progetto è ancora scarsa. Negli ultimi anni la sensibilità è cresciuta ma di fatto non è ancora diffusa l’idea che il progetto di illuminazione sia fondamentale per la percezione e la valorizzazione di uno spazio architettonico. Eppure progettare non significa buttare via dei soldi, ma invece fare meglio risparmiando tempo e denaro. E questo vale anche per l’efficenza energetica: un progetto d’illuminazione è la prima forma di risparmio energetico.
Oggi la gente è alla ricerca di un modello alternativo per affrontare la quotidianità, per trovare nuove pause, per scoprire gli spazi che le filosofie orientali lasciano alla meditazione, alla cura del corpo e della spiritualità, e tutto ciò passa anche attraverso il ripensamento degli ambienti della vita. Dato uno spazio architettonico specifico, lo scopo del nostro lavoro è di raggiungere la migliore sintesi possibile tra i diversi elementi che si combinano nel processo di progettare la luce. Ovvero di quegli elementi intangibili della luce come la sua carica emozionale, la sensazione di benessere delle persone, la valorizzazione del progetto architettonico, con gli elementi più concreti come la qualità dell’impianto, la manutenzione, il risparmio energetico.
E questo è ciò che chiamiamo ambientare la luce. liki liki LED lighting design since 2006
Posted by liki liki design at 12:55
Labels: aliki polydor, eco-friendly, energy efficiency, light architecture, lighting design, sustainability
30 October 2010
liki liki LED lighting design | Dal buio alla luce bianca
Senza dubbio avete già notato edifici ornati con la luce, illuminazioni pubbliche originale che creano un ambiente caldo e rilassante, centri storici vivaci con luci ad alta efficienza energetica?
Non stiamo parlando di edifici illuminati da luci giallastre che spingono le superfici e le volumi, ma di monumenti architettonici evidenziati e sottolineati dalla luce. Stiamo parlando proprio di valorizzazione del patrimonio architettonico.
Siamo una società di consulenza che concentra il suo lavoro sulla progettazione e il design1 di illuminazione per imprese o privati, luoghi pubblici o giardini, residenziale o commerciale. Come lighting designer2, pensiamo l'illuminazione con creatività, originalità ed artigianalità, cerciamo sempre la valorizzazione di questo patrimonio nelle nostre creazioni. Con nostro studio vostro progetto è artisticamente unico, vostro consumo energetico è diviso per 2 per 7 volte più punti luce. La vostra manutenzione è semplificata in quanto riguarda solo la pulizia esterna degli apparecchi dell’inquinamento atmosferico, e le sorgenti di luce durano 10 anni, nel rispetto dello sviluppo sostenibile.
L'obiettivo è quello di ripristinare la bellezza della notte, evitando le zone buie se si tratta di un spazio pubblico, ed esaltare l'armonia e l'atmosfera del luogo.
Preconizziamo spesso la luce bianca nei progetti di illuminazione esterna. Sono poche, anzi pochissime, le soluzioni in grado di offrire la stessa flessibilità della luce bianca. Una luce gialla sanguina spesso il suo colore sbiadito sui monumenti, la vegetazione, o le facciate. La luce bianca invece si integra perfettamente sia con i materiali moderni quali vetro, acciaio e pietra levigata, sia con le strutture più tradizionali. Valorizza anche giardini e parchi, ravvivandone i colori e donando al verde un aspetto più brillante. La diferenza è evidente tra una strada illuminata da fonte arancione ed un altro da una sorgente bianca. La sorgente di luce bianca simula la luce naturale e non cambia l'aspetto degli edifici, ma dà vita ed installa un'atmosfera di comfort.
Chi ha detto che il mondo si divide tra luce e tenebre non conosce il piacere del tramonto e dell’alba , zone di passaggio, luci intermedie, bellissime perché incerte.La scelta di liki liki design per la valorizzazione di edifici è quella di “sottolineare le ombre invece della luce”, con la creazione di un’illuminazione aderente al progetto, non fatta da corpi illuminanti e lampade, ma dove l’essenza è la luce stessa, dove l’ombra ha pari importanza della luce. Questa fusione dei elementi luce, ombra e architettura in un unico spazio crea contrasti e volumi, capace di mettere in risalto le dimensioni e la maestosità delle costruzioni e di caratterizzare il luogo.
Cesare Pergola
L'obiettivo non è quello di affogare il monumento con la luce, ma piuttosto di suggerire le forme dove ci sono ombre. I contrasti possono essere cromatici, con un infinita di colori disponibili, o di temperature di colore. Si tratta di trasformare la percezione del luogo di notte vestendolo con un abito di luce che cambia e abbellimenti, e di raccontare ogni giorno i nostri pensieri e le nostre idee.
1 in Inglese design è la pianificazione che pone le basi per la realizzazione di ogni oggetto o sistema.
2 in Inglese il lighting designer è colui che crea il concetto di illuminazione. liki liki LED lighting design October 2010
Posted by liki liki design at 16:47
Labels: aliki polydor, design, eco-friendly, energy efficiency, esterni, light architecture, lighting design
20 October 2010
liki liki design | the smart consumer | Aliki Polydor
Nonostante tutti i benefici della luce LED, alcuni sostengono ancora che il costo iniziale per passare a questa tecnologia è tropo alto per le applicazioni quotidiane. Di sicuro il costo iniziale e un fattore importante nelle decisioni di acquisto per i prodotti rivolti all’utenza del consumatore finale.
Però una analisi più approfondita e necessaria, soprattutto quando la decisione d’acquisto è fatta a livello di società o dalla pubblica amministrazione.
La maniera giusta per valutare questo tipo d’acquisto deve tenere conto dal costo d’utilizzo totale (“Total Cost of Ownership”) delle soluzioni di illuminazione, che comprendono i costi d’acquisto ed installazione, il costo dell’energia richiesta per far funzionare la soluzione scelta, i costi associati alla manutenzione ed alla pulizia ed i costi per i materiali di ricambio che vengono impiegati nella durata di vita della soluzione di illuminazione scelta.
I soluzioni di illuminazione LED contribuiscono alla riduzione di tutti i costi relativi al ciclo di vita del prodotto, al punto che i costi iniziali superiori sono più che compensati dai risparmi in termini di consumi energetici che si possono generare durante il loro utilizzo, ma soprattutto della lunghissima durata di vita—50000 ore (tra 8 e 11 anni)—di questi apparecchi che minimizza gli interventi per manutenzione o ricambi. E sufficiente pensare a quanto costa cambiare una lampada a risparmio energetico a 6 metri di altezza in un centro commerciale senza ostacolare gli acquirenti. Oppure a quanto costa cambiare un tubo fluorescente sulla facciata di un edificio al decimo piano senza l'intervento di specialisti.
E giunto il momento di pensare ad un’illuminazione in termini di calcolo economico reale di lungo periodo, piuttosto che considerare soltanto il minor investimento iniziale, come avviene per la maggior parte dei poco lungimiranti consumatori finali.
October 2010
Posted by liki liki design at 18:29
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Even today, lighting design is sometimes still considered non-essential, secondary, often left on the sidelines of the architectural projec...
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L'arte dell'ambientazione della luce è quello di giocare con lo spazio per creare un'atmosfera, rivelare senza svelare tutto ....
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Nell'ambito dell'edizione 2008 di Abitare il Tempo abbiamo presentato i nostri ultimi prodotti. Molte grazie a tutti voi, aficionad...
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Once you introduce LED lighting in an environment and accidentally forget your halogen lights switched on, you realize how much of ...
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“ Bisco t ™ ’ultima creazione di Aliki Polydor dello studio della liki liki design che promuove l'illuminazione a LED. Questa lampada i...
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The « daffodil »™ LED table lamp designed by Aliki Polydor, liki liki design, is a joy forever. It has been with us since Christmas 20...
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As we said earlier , in a quality boutique, the product must be perceived in all its glory. Only a carefully chosen lighting can stimulate o...
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